Il lancio del riso: una tradizione che sta diventando un divieto

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È uno dei momenti più temuto dagli sposi, ci sono invitati che si allenano appositamente per avere una mira migliore. Non avete ancora capito di cosa stiamo parlando? Del lancio del riso!

Ebbene sì il tanto “amato” lancio del riso, quello che porta gli sposi a ritardare la loro uscita trionfale dalla chiesa, sta diventando sempre di più un divieto!

Sono sempre di più i comuni che hanno deciso di vietarlo! Le motivazioni sono tra le più varie. A Roma in alcune chiese, il divieto è dovuto soprattutto per i simpatici volatili, che prendono d’assedio l’esterno degli edifici religiosi.
Ci sono però comuni che addirittura fanno le multe. Nel 2011 il comune di Castelvetrano, ha fatto notificare a una coppia di sposi una contravvenzione di 35 euro! Il divieto in questo comune si allarga anche ai coriandoli.
Ci sono comuni che invece lo vietano per motivi ben più seri. A Saluggia, comune in provincia di Vercelli, il lancio del riso è vietato dal 2009, per mandare quello risparmiato in Afghanistan!

Qui l’ordinanza ha avuto i suoi frutti tanto che è stato conservato più di una tonnellata di riso che sarà distribuito dai bersaglieri italiani al popolo afghano!
L’ultimo comune ad aver vietato il lancio del riso è quello di Manduria. L’arciprete ha vietato non solo il riso ma anche i coriandoli e i petali di rose sparati con aria compressa, per preservare la facciata e gli infissi dell’antica chiesa.

Voi cosa ne pensate?

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